Ticino e Grigioni

Graziato? Probabilmente... no

Il pirata della strada tedesco si beffa della condanna inflitta in Ticino, ma potrebbe finire in prigione in Germania

  • 24 febbraio 2017, 12:12
  • 23 novembre, 06:39
Tra le varie infrazioni, sorpassi a tutta velocità nel tunnel San Gottardo

Tra le varie infrazioni, sorpassi a tutta velocità nel tunnel San Gottardo

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Il pirata della strada condannato lunedì a Lugano per una serie di infrazioni al codice stradale degne di un blockbuster hollywoodiano non dovrebbe dormire sonni cosi tranquilli. Al Blick, il 42enne tedesco ha dichiarato che la condanna di 30 mesi di carcere di cui un anno da scontare dietro le sbarre non lo riguarda, perché non ha "nessuna intenzione di rimettere piede in Svizzera”. Ebbene la questione non è così scontata…

Svizzera e Germania hanno infatti firmato un trattato sull’esecuzione delle pene. “Quando vi sarà una sentenza definitiva – spiega alla RSI il portavoce della procura ticinese, Saverio Snider – lo segnaleremo all'Ufficio federale di giustizia che a sua volta contatterà le autorità tedesche, le quali saranno obbligate a dar seguito alla decisione emanata dalle autorità giudiziarie elvetiche”.

In poche parole: se ti condannano in Svizzera ma te ne stai in Germania, prima o poi la giustizia verrà comunque a cercarti.

L’uomo ha ancora facoltà di ricorrere in appello e, successivamente, al Tribunale federale, ma se la sentenza della Corte criminale dovesse crescere in giudicato, le porte del carcere potrebbero dunque aprirsi per il 42enne… non quelle della Stampa, ma di una prigione tedesca.

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La sentenza di primo grado

Non essendosi presentato in aula, l'uomo è stato condannato in contumacia a 30 mesi di carcere, di cui 12 mesi da scontare. È stato riconosciuto colpevole di: esposizione al pericolo della vita altrui, ripetuta infrazione grave qualificata alle norme della circolazione e conseguimento fraudolento di una prestazione. Nel 2014, aveva compiuto numerosi sorpassi all’interno del tunnel autostradale del San Gottardo e viaggiato a una media di quasi 140 km/h toccando punte a 270 all'ora e superando a destra, aveva anche tentato di seminare un’auto della polizia cantonale prima di essere fermato da un blocco nella galleria del Ceneri. E una volta rimasto a piedi in Ticino, aveva chiesto un taxi fino a Como senza però pagare la corsa (per lui troppo onerosa) e per questo era stato accusato di conseguimento fraudolento di una prestazione.

Dal Quotidiano:

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