Le casse pubbliche dei Grigioni superano senza troppi danni la pandemia: il preventivo del cantone per il prossimo anno calcola un disavanzo di 9,9 milioni di franchi, a fronte di spese complessive per 2,7 miliardi.
Il risultato è dovuto soprattutto a un andamento molto favorevole del gettito fiscale, legato alla minore gravità della crisi legata alla pandemia, e a maggiori mezzi provenienti dalla distribuzione degli utili della Banca nazionale svizzera. Entrate supplementari che vanno a compensare le maggiori spese legate al personale e a settori come formazione, sanità, trasporti e promozione economica.
Il preventivo fa stato anche di una crescita degli investimenti netti del cantone del 3,2%, a quota 281 milioni di franchi, soprattutto in immobili.
Per gli anni tra il 2023 e il 2025, il Dipartimento delle finanze ipotizza eccedenze di spesa tra i 38 e gli 8 milioni di franchi, pari al massimo all’1,5% delle spese totali.