Il Governo grigionese ha presentato domanda di visione degli atti alla Commissione per la concorrenza (COMCO), dopo la notizia delle maxi sanzioni al cartello del mattone. Una volta visionati i documenti, "prenderà in esame tutte le possibili azioni legali con riferimento agli appalti pubblici, al diritto civile e al diritto penale e adirà le vie legali contro le ditte coinvolte", scrive il Cantone in una nota.
La COMCO ha inflitto multe per 7,5 milioni di franchi a sette aziende che in Bassa Engadina hanno manipolato per anni gli appalti nel campo del genio civile e dell'edilizia. I valori delle commesse variavano tra poche decine di migliaia e diversi milioni di franchi, per cui "si presume che il danno per il Cantone, i comuni interessati e anche per i privati sia molto importante", prosegue il Governo, dicendosi "costernato per l'entità di questi affari. Gli accordi sui prezzi sono illeciti e intollerabili".
Il cantone sottolinea anche come, subito dopo l'apertura delle inchieste della COMCO nel 2012, siano state adottate "le misure necessarie al fine di tutelare i propri interessi e la correttezza delle procedure d'aggiudicazione".
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All'appaltopoli retica sarà dedicata l'edizione di venerdì 26 aprile di Modem Il Cartello grigionese per capire se, al di là del caso singolo e delle sue implicazioni politiche, ci sia un problema con le commesse pubbliche, la concorrenza e i cartelli in particolare nell'edilizia e le misure adottate negli ultimi anni. Interverranno il giornalista e commentatore grigionese Hansmartin Schmid, il professore di economia ed esperto di concorrenza all’Università della Svizzera Italiana Mario Jametti e il presidente della società svizzera degli impresari costruttori Gian Luca Lardi.
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