Emergono nuovi, importanti dettagli dall’inchiesta sugli illeciti che un 62enne valmaggese avrebbe commesso a spese del Gruppo di sostegno dell’Hockey Club Ambrì-Piotta, di cui era membro.
Bonifici e prelevamenti
Sarebbero due le modalità con le quali, in svariate occasioni, avrebbe sottratto il denaro raccolto a favore della società biancoblù. A volte inviava bonifici, con cui gli importi passavano da un conto del Gruppo al suo. Soldi che poi prelevava in contanti. A volte effettuava invece pagamenti personali utilizzando direttamente quel conto dell’associazione.
Il tutto – stima il ministero pubblico – per alcune centinaia di migliaia di franchi. Somma in parte restituita, ma anche al prezzo di malversazioni successive. Il classico “buco tappa buco”, insomma, forse consumatosi su più fronti.
Le altre malversazioni
In un caso potrebbe avere impiegato crediti destinati alla ristrutturazione di un suo immobile. In un altro i beni di una società anonima attiva nel settore dell’energia elettrica. In un altro ancora, come anticipato martedì dalla RSI, i fondi di una parrocchia della Vallemaggia. Qui lo scoperto sarebbe di circa 80mila franchi.
L’avvio delle indagini
Le indagini sono scattate in ottobre, grazie a una segnalazione – altra novità – giunta dall’MROS, l’Ufficio di comunicazione in materia di riciclaggio, a cui le banche si erano rivolte dopo avere notato della movimentazione sospetta.
Appropriazione indebita e amministrazione infedele i reati ipotizzati, al momento, dal procuratore pubblico Andrea Gianini, che nei confronti dell’uomo non ha ravvisato gli estremi dell’arresto.
La collaborazione fornita
“L’inchiesta è nella fase iniziale - ha dichiarato il difensore del 62enne, Giovanni Molo - Posso solo dire che il mio cliente sta collaborando al massimo per chiarire la sua posizione.”
Illeciti anche ai danni di una parrocchia?
Il Quotidiano 06.02.2024, 19:00