Erano entrambi giovanissimi quando, nel 2016, cominciò a rivolgere le sue attenzioni sulla sorella. Lui aveva dodici anni, lei soltanto sei. Un’odissea durata fino al 2023, con momenti di pausa alternati a fasi più o meno intense. L’inchiesta ha portato alla luce soprusi di vario genere. Inclusa una serie di rapporti completi (l’ultimo nel 2021).
Più o meno nello stesso periodo, dal 2016 al 2021, sempre tra le mura domestiche il ragazzo ha abusato al contempo pure di un’amica della sorella, quasi coetanea. Ancora una volta si parla sia di rapporti completi (qui unicamente tentati), sia di altri atti sessuali. E questo in un numero indeterminato di occasioni.
C’è infine una terza vittima: una lontana cugina del giovane sottocenerino, residente in Italia, che tra il 2022 e il 2023 subì alcuni toccamenti. Lui è stato arrestato nel settembre scorso, e da allora si trova in carcere, dove ha iniziato a espiare anticipatamente la pena.
Per il 20enne, integralmente reo confesso, si profila ora il processo. Di recente la procuratrice pubblica Margherita Lanzillo lo ha infatti rinviato a giudizio. Diverse le accuse di cui dovrà rispondere alle Assise Criminali: violenza carnale, coazione sessuale, atti sessuali con fanciulli, incesto. Senza dimenticare, per le immagini custodite sui suoi dispositivi elettronici, i reati di pornografia e di rappresentazione di atti di cruda violenza.
La Corte, presieduta dal giudice Amos Pagnamenta, sarà chiamata a tenere conto anche della perizia psichiatrica, che ha ravvisato una lieve scemata imputabilità e un rischio di recidiva medio-alto. Lanzillo intende chiedere una pena compresa tra i due e i cinque anni. Il dibattimento è previsto ai primi di settembre.