Il Governo grigionese ha licenziato il preventivo 2016. I conti presentano un disavanzo di 50,8 milioni che rischia di essere il primo di una serie che potrebbe estendersi oltre il 2020. Il prossimo anno a determinare il rosso, spiega Coira, saranno soprattutto la riduzione dei versamenti della perequazione finanziaria della Confederazione NPC (-17 milioni) e la prospettiva che la Banca nazionale non distribuirà neanche un franco (-16).
Sul fronte delle spese non si rilevano grandi scostamenti al di là di quelli determinati dai nuovi flussi finanziari tra cantone e comuni. Per quanto riguarda le imposte è atteso un aumento unicamente del gettito delle persone fisiche.
Dal 2018 la pianificazione prevede disavanzi in aumento principalmente a causa dalle elevate uscite e da un costante aumento delle spese socio-sanitarie (sussidi cassa malati, contributi ospedalieri, case di cura e prestazioni complementari). Il Consiglio di Stato è intenzionato ad intervenire con misure che a febbraio saranno illustrate nel piano finanziario 2017–2020.
Diem
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