I boschi ticinesi ce la faranno a sopravvivere al prolungato periodo di siccità? È troppo presto per dirlo: bisogna aspettare la prossima primavera per poter quantificare le perdite e capire se si dovrà intervenire nei boschi di protezione, chiarisce Roland David, capo della Sezione forestale, ai microfoni della RSI.
Fatto sta che da settimane caldo e siccità hanno colorato i boschi del Mendrisiotto di marrone. Si tratta di un fenomeno naturale: "Di fronte ai periodi siccitosi gli alberi hanno la capacità di interrompere precocemente la stagione vegetativa per proteggersi" spiega David. Non è un fenomeno inusuale, ma quest'anno "lo riscontriamo su delle estensioni boschive piuttosto grandi".
La sofferenza dei boschi momò
SEIDISERA 26.08.2022, 20:30
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Un bilancio relativo al reale impatto della siccità sulle piante lo si potrà tracciare appena la prossima primavera, quando inizierà una nuova stagione vegetativa. Nel frattempo - osserva - "abbiamo notato che le poche precipitazioni degli scorsi giorni hanno avuto degli effetti positivi".
Nel Mendrisiotto risente del caldo e della siccità soprattutto il castagno, così come era già avvenuto nell'estate del 2003. "In particolare sui terreni calcarei, abbiamo constatato che stanno soffrendo anche il carpino, la roverella e la betulla" conclude.