Dal prossimo anno scolastico sarà possibile - e lo sarà in modo strutturato e organizzato - far saltare un anno scolastico all'asilo o alle elementari a quei bambini che si dimostrano pronti per farlo. La cosiddetta accelerazione sperimentata negli scorsi anni dopo l'entrata in vigore definitiva del concordato HarmoS verrà infatti inserita - insieme al rallentamento - nel regolamento delle scuole comunali.
E proprio i Comuni sono stati informati oggi dal Dipartimento dell'educazione, nell'ambito della piattaforma di dialogo tra Cantone ed enti locali. In sostanza, si torna - seppur in forma diversa - a una soluzione simile a quella pre-Harmos. Allora, ricordiamo, per i nati fra settembre e dicembre, si decideva di caso in caso se il bambino a sei anni non ancora compiuti poteva comunque iniziare le elementari. Con il concordato, si è però fissato un limite: solo chi compie i sei anni entro il 31 luglio, può iniziare la scuola. Da settembre - spiega il direttore del Decs Manuele Bertoli - l'unico criterio sarà rispondere alle necessità effettive dell'allievo, sia che si decida di fargli saltare una classe, sia che invece debba essere fermato per un anno.
L'accelerazione sarà quindi proposta in primis dal docente. Anche i genitori potranno però farne richiesta. Eventuali ricorsi da parte delle famiglie contro le decisioni prese potranno essere presentati dapprima al Consiglio di Stato e successivamente al Tribunale amministrativo. Lo stabilisce la modifica sul regolamento delle scuole comunali che, previo via libera del Governo, sarà in vigore dal prossimo anno scolastico. Una modifica che si basa appunto sul rapporto sulla sperimentazione dell’accelerazione iniziata a settembre del 2017.