I globalisti in Ticino pagheranno più tasse. Il Gran Consiglio ha approvato oggi lunedì – 77 sì, nessun no e 5 astenuti – l’adeguamento del diritto cantonale a quello federale. Un voto senza sorprese, dato che l’oggetto andava avallato per non creare contrasti con la legislazione superiore.
Tema del dibattito è stato la modalità di computo della nuova imposta sulla sostanza, che il cantone ha deciso di applicare. Sostanza che per volere della maggioranza dei deputati corrisponderà a 5 volte l’importo del dispendio minimo, già fissato a 400'000 franchi.
Il Partito socialista ha da parte sua depositato un emendamento per portare il tasso di moltiplicazione a 10 volte. La modifica è però stata bocciata dalla maggioranza dell'emiciclo (43 voti contrari contro 31 favorevoli e 4 astenuti), convinta che un ulteriore aggravio della pressione fiscale finirebbe col far scappare dal territorio queste persone e impedirebbe di attrarne altre.
La decisione del Parlamento genererà maggiori entrate pari a 5,1 milioni di franchi per il cantone e 4,1 per i comuni.
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