Il deputato del Movimento per il socialismo Matteo Pronzini ha proposto giovedì al plenum del Gran Consiglio una pretesa di risarcimento nei confronti dei consiglieri di Stato in relazione ai rimborsi ottenuti sulla base di una nota a protocollo del 1999 adottata, come già appurato dal Gran Consiglio nel 2000, senza base legale.
I rimborsi in questione (per un totale di 1,8 milioni, ha calcolato il granconsigliere) concernono in particolare: copertura forfettaria di spese del cellulare di 3’600 franchi annui; costi di rappresentanza di 15'000 franchi; salari e dono esentasse in scadenza di mandato, privilegi in parte concessi anche al cancelliere dello Stato.
La richiesta è quindi che i 10 consiglieri di Stato in carica dal 2008 risarciscano tutti i vantaggi conseguiti per sé e per il cancelliere, così come ogni altro vantaggio pecuniario o in natura non previsto dalla legge.
BRav