Ticino e Grigioni

I privati si preparano all'accoglienza

La testimonianza di una famiglia di Rancate che ha messo a disposizione un monolocale: "Regole poco chiare sul sostegno pubblico, ma noi a disposizione"

  • 20 marzo 2022, 08:00
  • 20 novembre, 18:27
01:55

SDS 18.00 del 19.03.22 - La testimonianza raccolta da Francesca Torrani

RSI Info 19.03.2022, 23:48

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Di: SEIDISERA 

La Svizzera ha annunciato sabato che sono già quasi 10'000 i profughi ucraini registrati e che saranno poi destinati ai cantoni. Il Ticino dovrebbe accogliere circa 2'500 persone, e molti privati hanno già messo a disposizione degli spazi da destinare alle persone in arrivo.

A Rancate, Marco Tela e la moglie hanno pronto un monolocale che non è ancora abitato ma potrebbe esserlo presto. "Siamo in attesa, non abbiamo ancora nessuno. Pensiamo che a giorni arrivi questa chiamata, e da quel momento potremo accogliere effettivamente dei rifugiati. Abbiamo due letti a disposizione qui a casa", racconta ai microfoni di SEIDISERA.

Per quanto riguarda il sostegno offerto dalle istituzioni, le informazioni in questa fase "sono ancora frammentarie, non sono ancora ben chiari alcuni punti di 'sostegno'", spiega. "Da quello che ho potuto capire, il rifugiato con permesso S dovrebbe essere sostenuto per le questioni sanitarie e personali dalla Confederazione. Ma non ho ancora capito in cosa consiste questo sostegno personale. Per il momento noi ci mettiamo a disposizione anche per quanto riguarda luce, acqua e probabilmente anche cibo", fa sapere Tela.

Come superare, però, il divario linguistico? "Ci siamo attrezzati solo con delle piccole app per le traduzioni, immagino però che anche questi rifugiati possano far capo a dei servizi che possano aiutarli. Nel mio piccolo, abbiamo conoscenze di persone ucraine che abitano qui e quindi sono in grado fare da interpreti", conclude.

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