Ticino e Grigioni

Il 2024 degli alberghi ticinesi è finito bene

Prospettive piuttosto ottimistiche per il 2025, ma non mancano le sfide

  • 3 gennaio, 07:22
  • 3 gennaio, 07:29
03:29

Per gli alberghi è stato un anno in chiaroscuro

Il Quotidiano 02.01.2025, 19:00

Di: Quotidiano/pon 

Il 2024 è stato un anno non semplice per il turismo ticinese, segnato dalla pioggia nei primi mesi, ma è finito bene: complice il sole a fare da contraltare al brutto tempo oltre San Gottardo, gli ultimi giorni dell’anno sono stati segnati da una buona occupazione degli hotel, specie dopo il 29 dicembre, come confermano tre albergatori ai microfoni del Quotidiano della RSI. Si andrà avanti fino alla fine di questa settimana, poi nel weekend “ci sarà il fuggi fuggi generale”, riassume Federico Haas, presidente di HotellerieSuisse per il Sottoceneri.

Le prospettive per il 2025 sono piuttosto ottimistiche, malgrado il franco forte e la difficoltà a reperire personale qualificato: come ricorda Michele Santini dell’Internazionale di Bellinzona, “la clientela business terrà e poi si aspettano i grandi eventi” che per la capitale in particolare cominciano con il Rabadan. Tocca invece l’intero cantone il Mondiale di maxibasket che si giocherà in Ticino a cavallo fra giugno e luglio, con 350 squadre di oltre 40 Paesi, in tutto 6’000 persone da alloggiare fra giocatori, staff e accompagnatori. A Lugano si guarda poi molto alla clientela congressistica, sottolinea Haas, mentre nel Locarnese tanto alla Pasqua che - ricorda Massimo Perucchi, presidente di HotellerieSuisse per il Sopraceneri - “cade molto tardi e potremo già sederci fuori in aprile e goderci il bel sole”.

La regione con un milione circa di pernottamenti annui fa la parte del leone in Ticino, ma non si può ancora parlare di una completa destagionalizzazione: diversi alberghi fra pochi giorni chiuderanno per un po’, perché - afferma ancora Perucchi - “al momento attuale il santo non vale la candela. Le spese non verrebbero coperte dalla discesa del turista svizzero-tedesco”.

“L’organizzazione turistica fa il suo per creare eventi e Lugano si è presentata molto bene a chi è venuto in bassa stagione”, dice Haas, ma Santini e Perucchi sono concordi: “Gli alberghi da soli possono fare poco” e “la destagionalizzazione va fatta con commerci, attrattori turistici, navigazione, impianti di risalita,....”.

Ti potrebbe interessare