“Quando c’è stato il golpe noi non vedevamo niente, Pinochet occultava e controllava tutta l’informazione… ora vediamo invece in diretta quello che sta succedendo e ci provoca profonda angoscia, vediamo infatti gli abusi dei militari e dei carabinieri”. È una delle voci dalla manifestazione per il Cile che si è tenuta oggi (sabato) a Bellinzona e che ha radunato circa 400 persone.
In 400 a Bellinzona per il Cile
Il Quotidiano 02.11.2019, 20:00
A quasi 50 anni dal golpe che obbligò molti cileni a trasferirsi all'estero e diversi anche in Ticino, oggi la crisi del paese sudamericano e l'ombra della mano militare, che nelle ultime due settimane hanno provocato in patria disordini e proteste contro il governo del presidente Sebastian Piñera, hanno fatto scendere in piazza soprattutto le preoccupazioni di chi vive da qui le sorti del proprio paese, a 12'000 chilometri di distanza.
CSI 18.00 del 02.11.2019 - Dall'archivio le voci del passato, il periodo 1974-79 con Miguel Cienfuegos, Oscar Cariaga, Pietro Martinelli e Guido Rivoir
RSI Info 02.11.2019, 19:15
Contenuto audio
In testa al corteo partito da Viale Stazione gli striscioni denunciavano violenze e chiedevano dignità e una nuova costituzione, nel cielo le bandiere cilene e del popolo mapuche si mischiavano con quelle curde, dei partiti di sinistra e dei sindacati. La manifestazione si è conclusa con i discorsi in Piazza Governo.
Filo diretto con Valparaiso
Il Quotidiano 02.11.2019, 20:00