Ticino e Grigioni

Il PPD pensa alle primarie

L’idea di una votazione interna sui candidati al Governo annunciata al comitato

  • 26 aprile 2018, 01:07
  • 23 novembre, 01:42
Sguardo già rivolto alle elezioni cantonali 2019 per il presidente Fiorenzo Dadò

Sguardo già rivolto alle elezioni cantonali 2019 per il presidente Fiorenzo Dadò

  • ©Ti-Press/Francesca Agosta

Un sondaggio per allestire liste e programma e, perché no, delle primarie per scegliere i candidati al Consiglio di Stato. Li ha annunciati mercoledì sera Fiorenzo Dadò al comitato PPD di Breganzona. Anche così si vuole mobilitare la base perché alle cantonali manca meno di un anno.

L’appuntamento elettorale 2019 è delicato perché, ha ammesso il presidente, si tratta di frenare la tendenza che vede il PPD in difficoltà e perché, oltre alla conferma del seggio in Governo, vi è la necessità di rinnovare i parlamentari. Degli attuali 17 deputati molti non si ripresenteranno (come Fabio Bacchetta Cattori, Alex Pedrazzini, Luigi Canepa e, pare, pure Simone Ghisla).

Assente giustificato Paolo Beltraminelli e non ancora sciolto il quesito sulla sua presenza in lista, il presidente ha difeso il consigliere di Stato: “non possiamo più tollerare che sia il capro espiatorio unico di ogni malandazzo. Chi ha nominato i funzionari di Argo 1? Chi ha assunto 15 anni fa la funzionaria del DSS già condannata?".

In vista delle votazioni federali il PPD dice sì alla nuova legge sui giochi e no alla moneta intera.

m.h./Diem

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