Il Ticino pensa a parchi solari a terra

Accanto al potenziale idroelettrico, il Ticino intende sfruttare maggiormente anche quello fotovoltaico per la produzione di energia da fonti rinnovabili. Non solo sui tetti degli edifici pubblici ma anche su terreni di sua proprietà in pianura che potrebbero prestarsi alla posa di pannelli solari. "Ci sono valutazioni che vanno dal lago fino alla cima delle montagne", conferma il capo del Dipartimento del territorio Claudio Zali, e "tolto ciò che è poco realistico, come i terreni agricoli, rimane la possibilità dei terreni a natura industriale-artigianale non ancora edificati" che si presterebbero alla creazione di parchi solari.

Il cantone ne possiede due, di questi terreni, che stando a informazioni della RSI si troverebbero a Balerna e Stabio e basterebbero per un migliaio di pannelli. Un mandato per approfondire l'idea è stato conferito all'Azienda elettrica ticinese, secondo la quale "si stanno valutando soluzioni ma è prematuro dire di più".

"In questo stiamo sovraccaricando AET con idee di ogni genere", riconosce Zali. Già dotare di pannelli gli edifici pubblici che ne sono ancora privi "è un grande lavoro per la difficoltà a reperire sia il materiale stesso che la manodopera". L'investimento, però, "compatibilmente con i tempi l'investimento sarà sollecitato. È una sorta di esempio che darebbe l'ente pubblico sulla possibile destinazione di un fondo libero, che così renderebbe qualcosa".

L'idea viene definita "interessante" da Claudio Caccia di Swissolar. Il potenziale, ricorda, in Ticino è "minore" rispetto a quello che si ha in Germania, dove "impianti in campo aperto ne esistono da molti anni e molto grandi". Le superfici disponibili scarseggiano e di conseguenza sono pregiate. Il ruolo dell'ente pubblico, afferma Caccia, è duplice: servire da esempio da una parte, pianificatorio dall'altro. Il solare è destinato a diventare uno dei pilastri dell'approvviggionamento in futuro e il Cantone si sta dando da fare per colmare il divario con il resto del Paese, perché "rispetto al potenziale siamo oggi uno degli ultimi cantoni a livello svizzero".