"Il medico cantonale mi ha riferito questa mattina che il bimbo sta meglio", così il consigliere di Stato Raffaele De Rosa, economista di formazione e da un anno alla guida del Dipartimento della sanità e della socialità ticinese, ospite lunedì a Modem, parlando del caso del bambino di 10 anni colpito da Covid-19 la scorsa settimana ed ora ricoverato a Losanna.
La trasmissione su Rete Uno, ha fatto il punto, tra l'altro, anche sul tema delle cure intensive pediatriche in Ticino che continuano ad essere incomplete, fatto che obbliga diverse decine di pazienti all’anno ad un’ospedalizzazione d’urgenza oltre San Gottardo.
Il consigliere di Stato, nel corso del suo intervento, ha anche dichiarato che, per quanto riguarda la pandemia, "siamo entrati in una nuova fase". Siamo passati dalla fase di mitigazione - dove si è cercato di fare il massimo per contenere il picco e per contenere l'evoluzione della malattia - ad una fase di contenimento" ha dichiarato De Rosa. "Ora si rientra anche in quella fase di procedure di contact tracing, di indagine ambientale, che abbiamo conosciuto nei primi giorni dell'epidemia. Oltre a quelle variabili che tutti abbiamo imparato a conoscere (il numero di nuovi casi positivi giornaliero, il numero di persone ricoverate in cure intense), stiamo sviluppando una serie di altri indicatori che saranno monitorati quotidianamente come, ad esempio, il numero di visite in pronto soccorso, le chiamate al 144 oppure le visite ai checkpoint sul territorio, i casi sospetti di morte".
"La prima fase ci ha permesso di maturare una notevole esperienza in questa indagine ambientale. Già da settimana scorsa è partita ed è stata riattivata la cellula per il contact tracing. Personale della polizia, formato per comunicare in situazioni delicate, sta ricordando che, per quanti sono entrati in contatto con persone positive, c'è la quarantena e sta spiegando quali sono gli impatti concreti sulla vita di tutti i giorni (perché, ad esempio, bisogna rimanere isolati...). È importante comunicare il tutto in maniera molto delicata. Abbiamo 10 linee telefoniche dedicate ed è importante sapere che una telefonata, la presa di contatto, dura mediamente all'incirca mezz'ora per ciascuna persona. Non si tratta di una telefonata banale, occorre tempo per spiegare, per rassicurare, per dare tutte le informazioni".
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Questi gli ospiti della puntata:
Raffaele De Rosa, Consigliere di Stato ticinese;
Paolo Ferrari, Capo area medica dell’Ente ospedaliero cantonale (EOC);
Betty Waller, dell’Associazione Alessia per migliori cure pediatriche in Ticino;
Anja Zyska, Presidente di ASMAC, Associazione svizzera dei medici assistenti e dei capi clinica (intervista registrata)