Due cercatori di cristalli del canton Glarona hanno fatto, la scorsa settimana, una particolare scoperta: sul ghiacciaio del Cavagnöö, nei pressi della Val Bavona, hanno trovato un manufatto in legno, di cui non si conoscono ancora né l'età né la natura.
Una sorta di slitta spuntata a 2'800 metri di quota in seguito allo scioglimento del ghiaccio e che è stata immediatamente recuperata dal Servizio archeologia dell'Ufficio cantonale dei beni culturali.
"C'era movimento in altitudine"
Una riparazione in filo di ferro rivela che si tratta di un manufatto piuttosto recente. Verrà ora esaminato per datarlo, ma, posto che la scoperta più che archeologica è etnografica, sono altri i fattori che la rendono interessante, come spiega alla RSI Rossana Cardani, responsabile del Servizio archeologia: "Il ritrovamento su un ghiacciaio a quasi tremila metri di quota ci fa pensare che nei secoli precedenti ci doveva essere un movimento in altitudine".
In prima battuta, vista l'ubicazione, si era pensato, appunto, a una slitta per trainare carne, ghiaccio o cristalli. Tuttavia, il materiale e l'assemblaggio la rendono troppo fragile per questi scopi.
Ritrovamenti sempre più frequenti
Con l'aumentare delle temperature e il conseguente scioglimento dei ghiacciai, ritrovamenti del genere in quota diventeranno probabilmente più frequenti. Soltanto negli ultimi mesi sono tre le segnalazioni giunte al Servizio archeologia. Ma come comportarsi quando ci si trova di fronte a un manufatto antico? "Bisogna prendere contatto con l'Ufficio dei beni culturali o con un Municipio di riferimento" conclude Cardani. È inoltre importante segnalare il punto esatto della scoperta e i reperti non vanno possibilmente spostati.