Il lupo preoccupa anche in Valposchiavo, dove gli avvistamenti si ripetono da diverse settimane. Finora non ci sono state predazioni di animali da reddito, ma la stagione degli alpeggi sta per entrare nel vivo e gli allevatori non sono tranquilli. Per prevenire il rischio di attacchi a pecore e capre, si è deciso di giocare d'anticipo. La prossima settimana si terrà un pomeriggio informativo rivolto ai contadini. Il servizio di consulenza, istruzione e assistenza del Plantahof (il corrispettivo grigionese di Mezzana) e l'Ufficio caccia e pesca li incontreranno per informarli sulla situazione e fornirgli le conoscenze necessarie per affrontare l'estate malgrado la vicinanza del predatore. Il tentativo è di giocare d'anticipo per costruire un clima di collaborazione ed evitare che si arrivi al confronto, come invece avvenuto in Ticino dopo l'attacco di Cerentino.
GrigioniSera del 12.05.22: in Valposchiavo si punta alla prevenzione
RSI Info 13.05.2022, 12:38
La presenza del lupo a Poschiavo dalla fine di marzo è stata accertata una decina di volte tramite attacchi alla selvaggina, tracce e avvistamenti, avvenuti soprattutto sulla sponda destra della valle, tra le località di Cadera e Selva. Gli elementi finora raccolti portano i guardiani della selvaggina, come confermato alla RSI dal loro responsabile Carlo Micheli, a pensare che si tratti di un esemplare solitario. Ma non c'è certezza. Come non c'è certezza sulla sua origine. Le analisi del DNA per il momento hanno accertato unicamente la presenza di un lupo italiano, quindi facente parte della sottospecie dell'Appennino che ha ripopolato la regione alpina. Potrebbe essere arrivato in valle da nord. Ma pure da sud.
I Grigioni sono confrontati con una presenza del lupo decisamente maggiore rispetto a quella del Ticino. Gli esemplari che si aggirano sul territorio retico sono una cinquantina suddivisi in sette branchi (Moesola e Morobbia nel Moesano, Beverin, Valgronda, Ringelspitz, Muchetta e Calanda), cinque coppie e diversi esemplari singoli. Negli ultimi 2 anni i contadini sono stati risarciti per la predazione di oltre 500 animali. Un numero che supera quello di tutti gli ovini e i caprini attaccati in oltre 20 anni in Ticino, dove attualmente (stando al Gruppo Lupo Svizzero) sarebbe presente un solo branco che vive tra le valli Vergeletto e Onsernone. Nel 2021 la femmina F93 e il maschio M149 hanno avuto tre cuccioli.
Si rivede anche l’orso
Lo scorso 4 maggio sono state trovate chiare tracce di un orso nel gruppo Sesvenna, nella zona del Passo Cruschetta (noto anche come Crocetta, Scarljoch o S-charl Joch) che unisce la Val Plazer in Engadina e la Val d'Avigna in Trentino-Alto Adige. È la stessa zona in cui il 1° settembre 1904 venne abbattuto l’ultimo orso bruno della Svizzera. Poi non se ne videro più fino al 2005. In seguito vi furono l’uccisione di JJ3 il 14 aprile del 2008 nei Grigioni centrali e di M13 il 24 febbraio 2014 a Poschiavo. Entrambi gli esemplari erano diventati un rischio per la sicurezza dell'uomo. Avendo perso la diffidenza compivano regolarmente incursioni nei centri abitati. La scorsa estate in Engadina Bassa un orso aveva attaccato un gregge in Val d’Uina uccidendo una decina di pecore.
Ancora approfondimenti sul lupo
Il Quotidiano 11.05.2022, 19:00