Ticino e Grigioni

Il malumore dei minatori del San Gottardo

Sono circa 120 i lavoratori, altamente qualificati, impegnati nella realizzazione del secondo tubo della galleria autostradale ad Airolo – Ma c’è un problema: i turni

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Gottardo, raddoppio e turnistica (che fa discutere)

SEIDISERA 11.10.2024, 18:45

  • KEYSTONE/Ti-Press/Samuel Golay
Di: SEIDISERA/RSI Info 

Il cantiere per la realizzazione del secondo tubo della galleria autostradale del San Gottardo ad Airolo dà lavoro a circa 300 persone, 120 circa sono minatori, una manodopera al giorno d’oggi altamente qualificata e non facile da reperire. Questi lavoratori, infatti, molto richiesti nelle grandi opere, sono quasi sempre stranieri che si muovono da un paese all’altro. La Norvegia, per esempio, è uno dei datori di lavoro prediletti sia per gli stipendi sia per la turnazione, che permette 14 giorni di lavoro e 14 di libero.

La loro mobilità comporta assenze da casa anche prolungate, che vengono mitigate però con una pianificazione dei turni particolare. Questo avviene altrove, è avvenuto in passato anche in Svizzera, ma non oggi. Un malumore, quindi, serpeggia tra queste persone che vorrebbero lavorare più giorni consecutivi, per accumulare liberi da passare in famiglia, in Italia, Spagna e Portogallo.

Una proposta in questo senso, condivisa da sindacati e dal datore di lavoro, la Marti Tunnel SA, è stata sottoposta alla Segreteria di Stato dell’economia (SECO), che in questo caso ha detto no (per Alptransit ad esempio aveva detto sì): nessuna deroga sarà concessa. L’idea era quella di fare, per esempio, nove giorni di lavoro consecutivi e cinque di libero.

Ora c’è la possibilità di fare ricorso. Le parti sono pronte ad agire attraverso una modifica dell’ordinanza che in pratica non tocca la legge sul lavoro. Il 29 ottobre sindacati e datori di lavoro incontreranno la Commissione federale del lavoro. Una soluzione però non è però prevista in tempi stretti.

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