Per chi di voi avesse ancora qualche regalo da fare o libri da scegliere per le vacanze, ecco alcuni consigli - dalla Redazione esteri della radio e dai collaboratori - sui migliori libri che riguardano le grandi crisi di quest’anno.
La storia dei servizi segreti israeliani
Sulla storia dei servizi segreti israeliani, Chiara Savi consiglia “Uccidi per primo” di Ronen Bergman: “Ve lo consiglio perché è la storia segreta degli omicidi mirati di Israele, parla indirettamente della questione palestinese. Il libro è stato scritto nel 2018, ma - per tutto quanto è accaduto recentemente - è di estrema attualità. Ronen Bergman, è analista politico e strategico del quotidiano Yedioth Ahronot e ha ottime fonti in seno ai servizi e all’esercito. Parte dalla strategia delle origini dei primi gruppi ebraici di resistenza armata, dei loro omicidi mirati appunto contro il mandato britannico in Palestina, e va oltre: tratteggia l’evoluzione dell’intelligence, con le sue operazioni di successo - alcune veramente spericolate - ma anche i suoi fallimenti. I servizi considerati i migliori al mondo (almeno fino al 7 ottobre), di errori ne hanno commessi parecchi, sottovalutando situazioni, movimenti e gruppi armati emergenti”.
“Le rivalità interne non sono mancate, l’euforia di certe operazioni hanno dato alla testa a molti e anche a un Paese intero. Quel che risuona famigliare con i fatti di questi ultimi mesi, sono anche le diverse posizioni all’interno dell’intelligence, dell’esercito e dei vertici dello Stato, tra chi spingeva per cercare un accordo con l’avversario e risolvere la questione palestinese, e chi invece ha preferito reprimere o semplicemente ignorare il problema”.
Sulle radici del conflitto israelo-palestinese
Il nostro collaboratore Michele Giorgio da Gerusalemme vi propone 3 libri non recenti, ma sempre ripubblicati e disponibili, per capire le radici del conflitto israelo-palestinese. Il primo è “La questione palestinese” di Edward Said: “Un volume che pur avendo 40 anni contiene a mio avviso gli elementi fondamentali alla base del conflitto”. Il secondo è “Il muro di ferro” di Avi Shlaim, una “storia rigorosa del conflitto israelo-palestinese dall’inizio dell’impresa sionista in Palestina”. Il terzo è “Ogni mattina a Jenin” di Susan Abdulhawa: “È una narrazione potente e allo stesso tempo delicata della situazione dei palestinesi sotto occupazione”. Ricordiamo anche il libro appena ripubblicato di una nostra collaboratrice storica, Paola Caridi: “Hamas. Dalla resistenza al regime”.
Mentre Lorenzo Trombetta consiglia “La pulizia etnica della Palestina” di Ilan Pappé. “Scritto dallo storico israeliano, è un testo chiave per districarsi nella complessità della questione israelo-palestinese, affidandosi al rigore di chi, come Pappé, dall’interno della società israeliana, ha condotto un approfondito studio di archivio. L’autore, che insegna all’Università britannica di Exeter, è uno dei principali esponenti della scuola degli storici revisionisti israeliani che dalla fine degli anni 80 del secolo scorso hanno gettato le basi per una lettura più oggettiva e meno ideologica di come sia nato lo Stato di Israele a ridosso del 1948”.
Guerra tra Russia e Ucraina
Su Russia e Ucraina due i nostri consigli. Il primo viene da Davide Maria De Luca, giornalista basato a Kiev, con cui abbiamo cominciato a collaborare. Si tratta di “Le porte d’Europa. Storia dell’Ucraina” di Serhii Plokhy. “Nel discorso in cui annunciava l’invasione due anni fa, il presidente russo Putin ha speso oltre un’ora ad elencare le ragioni storiche che giustificavano il conflitto. Dall’altro lato del fronte, sono gli ucraini ad invocare la storia per spiegare il perché vogliono costruire un Paese che decida i legami con la Russia. Studiare la storia, insomma, è fondamentale per comprendere il conflitto e per cominciare a farlo e non c’è libro migliore di questo. Una cavalcata che inizia con gli avventurieri vichinghi che fondarono il Principato di Kiev. E nell’ultima edizione aggiornata arriva fino all’invasione del 24 febbraio. Lontano dalla partigianeria della storia ufficiale del conflitto, ma anche da quella degli ultranazionalisti ucraini. Plokhy racconta le vicende complicate e affascinanti di questo Paese e prova a spiegare il perché della sua resistenza che ha stupito il mondo.”
Per quel che riguarda la Russia di Putin, Bettina Müller consiglia “Gli uomini di Putin” di Catherine Belton: “È un bel mattone di 820 pagine, ma è avvincente come un thriller. La storia inizia durante il crollo dell’Unione Sovietica, quando una rete di agenti del KGB comincia ad appropriarsi di miliardi di dollari delle imprese statali e a piazzare i fondi in Occidente - parte dei quali arrivano anche in Svizzera. In parecchie pagine si parla anche di Lugano. Rintraccia Fondi neri mascherati da accordi commerciali -. Ma soprattutto racconta l’ascesa di Vladimir Putin e degli uomini del KGB e di come hanno portato avanti un piano ramificato per espandere la propria influenza anche in Occidente. Ogni cosa nel libro è ben documentata da Catherine Belton, che è stata corrispondente da Mosca per il Financial Times”.
Qualche libro da leggere sulle grandi crisi del 2024
SEIDISERA 22.12.2023, 18:38
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