Penuria d'acqua, divieti d'irrigazione, insetti non più rallentati dall'inverno, malattie e malerbe rendono sempre più difficile e costoso mantenere un prato verde. E anche le piante ne risentono.
"I problemi più grossi stanno diventando le temperature elevate, la mancanza d'acqua e i cicli continuativi delle larve. La tipologia classica di prato, il tipo "Ticino", sparirà piano piano e si andrà verso un manto erboso meno bello nella stagione invernale, ma più naturale tutto l'anno. La cosa difficile sarà farlo accettare al cliente finale che vorrebbe il prato verde tutto l'anno", afferma Damiano Ballarini, specialista di tappeti erbosi.
Nuove specie con radici resistenti alle larve e che necessitano di meno irrigazione potrebbero essere una soluzione alternativa al prato più selvatico, che comunque richiederebbe più acqua. Lo stesso ragionamento tra adattamento ed estetica vale anche per le piante.
Alla fine la sostenibilità del giardino passa dalla scelta consapevole e lungimirante delle specie, come sottolinea Marco Conedera dell'Istituto federale di ricerca WSL: "Con un ambiente e un clima che mutano, devono cambiare anche i criteri di scelta in maniera da essere sempre più vicini a quello che sarà il futuro del nostro territorio".