Animi surriscaldati questo martedì pomeriggio in Parlamento a Bellinzona, dove è iniziata la discussione sul Preventivo 2017, che attesta un disavanzo di esercizio di 33,7 milioni di franchi.
Sì del PLR, no del PS
L’unico gruppo a confermare l’appoggio unanime al documento è stato il PLR, anche se Walter Gianora, relatore del rapporto di maggioranza favorevole al preventivo (firmato anche dai commissari del PPD e della Lega) si è rivolto al Governo chiedendo di monitorare l’andamento delle finanze cantonali, di contenere alcune voci di spesa e di “cambiare la cultura della gestione dello Stato”.
Il Partito socialista ha da parte sua confermato che voterà no: in apertura, Ivo Durisch – autore del rapporto di minoranza – si è infatti scagliato contro i tagli alla socialità che “ghettizzano la povertà”. “In Ticino vi sono problemi di sicurezza sociale”, ha affermato.
Lega divisa, incognita PPD
La Lega, a sorpresa, si è mostrata divisa. Michele Guerra ha confermato il sì da parte della maggioranza del gruppo, ma Boris Bignasca ha palesato la sua defezione: “Dirò no fintanto che il Governo non avrà più coraggio nel limitare gli abusi”, per esempio nel campo dell’assistenza sociale e dell’asilo.
“In questo caso – ha affermato Fabio Bacchetta-Cattori – i deputati PPD si riservano il diritto di decidere solo dopo aver sentito le risposte dei ministri alle nostre domande puntuali”.
Pure i Verdi e La Destra voteranno no. I primi sembrano sposare la linea socialista in merito alla questione sociale; il secondo gruppo ritiene invece il documento troppo poco incisivo.
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