Il sacco sui quotidiani

I giornali ticinesi sottolineano lunedì la vittoria di Claudio Zali e del Governo nella votazione cantonale per la tassa sul sacco che si somma con il successo dello stesso ex giudice ora consigliere di Stato della Lega per la tassa di collegamento nella votazione del 2016.

Gianni Righinetti sul Corriere del Ticino sotto il titolo “Il nostalgico azzardo dei leghisti” scrive che il chiaro “no” della città di Lugano (64%) al “fetido balzello” non può soddisfare i reduci delle posizioni massimaliste contro ogni imposizione sul sacco dei rifiuti. “L’impari schieramento pro-tassa avrebbe dovuto consigliare a Attilio Bignasca, a Boris Bignasca e ai loro fedeli di volgere lo sguardo altrove. I “barricaderi” si trovano di fronte a un bivio: sotterrare l’ascia di guerra o farla impugnare a tutti, ministri e parlamentari compresi.”Il no alla tassa è stato il goffo tentativo dei nostalgici di rifarsi una verginità dopo il silenzio nei confronti della vittoria di Claudio Zali sui posteggi”.

Su laRegione, Paolo Ascierto afferma (titolo: “Lega, se due è meglio di uno”) che il movimento si è spaccato sul sacco ma non ci sono segni di indebolimento. Anzi è vero il contrario. Le contraddizioni non sembrano nuocere alla Lega: dalla questione radar, ai limiti di velocità contro l’inquinamento, alla tassa sui posteggi e oggi a quella sui rifiuti. Boris Bignasca ha portato dalla sua parte il 65% dei luganesi. Alla luce di questa vittoria, nota Ascierto, è possibile che vi saranno in futuro iniziative per aiutare maggiormente le fasce deboli o per la diminuzione del moltiplicatore.

Nessun editoriale sul Giornale del Popolo che tuttavia si è assicurato lo”scoop” della futura partenza dal Ticino “per motivi personali” di Attilio Bignasca. Una partenza decisa da tempo che nulla ha a che vedere con il risultato cantonale della votazione.

RedMM/mas

Dal Quotidiano: