Sole e neve. Quando in quota non mancano anche il settore sciistico ticinese può sorridere. Le vacanze di Natale hanno rilanciato l'intera attività delle località turistiche per la grande soddisfazione dei gestori degli impianti di risalita che, in alcuni casi, hanno visto le presenze aumentare anche del 40% rispetto al passato grazie ad un filotto di 12 giorni consecutivi di bel tempo. Un inizio con il botto che fa ben sperare per l'esito dell'intera stagione invernale dopo alcuni anni piuttosto difficili, ma pure sulla bontà della diversificazione dell'offerta e delle campagne promozionali.
Numeri eccezionali
Il primo bilancio stagionale dell'associazione Funivie Svizzere (riferito al periodo compreso tra l'inizio della stagione e il 31 dicembre) per il Ticino parla di un aumento dei primi passaggi del 144% e del fatturato del 63,2% rispetto alla media degli ultimi anni a fronte di dati nazionali che indicano incrementi del 17,1% e del 18,3% con i Grigioni a + 23,1% per quanto riguarda i passaggi e +29,1% per gli incassi. Numeri eccezionali determinati da un avvio anticipato delle attività grazie alla neve di novembre e dall'affluenza durante le vacanze.
Riecco italiani e svizzero tedeschi
A contribuire al senso di appagamento ai vertici delle società di gestione, oltre ai numeri nudi e crudi degli incassi, vi è anche il fatto che le piste del sud delle Alpi sono tornate ad attirare la clientela italiana e svizzero tedesca. È andata ad aggiungersi ai fedeli frequentatori di Airolo, di Bosco Gurin, di Carì, di Campo Blenio, del Nara e delle altre località dove si può sciare determinando un risultato finora un po' dappertutto eccezionale e che si è rivelato tale anche a Cardada, dove malgrado la rinuncia alla preparazione delle piste, sono state registrate 3'000 risalite, molte legate al volo che è una delle nuove possibilità offerte invernali della località sulla montagna locarnese.
Buon andamento anche in piano
Ma le ultime sono state due settimane fuori dall'ordinario un po' per tutti gli operatori turistici. Gli alberghi aperti del Locarnese e del Luganese hanno registrato ottimi tassi di occupazione e anche le proposte di animazione organizzate al piano hanno fatto registrare numeri generalmente in crescita.
REGA sollecitata
La forte affluenza sulle piste da sci ha sollecitato anche la REGA ma non in misura maggiore rispetto alla media: fra Natale e l'Epifania la Guardia aerea svizzera di soccorso ha effettuato 46 interventi. In due casi su tre gli elicotteri basati a Magadino hanno dovuto volare per prestare aiuto a persone infortunatesi durante la pratica degli sport invernali. La maggior parte ha riportato lesioni alla spalla e alla schiena, fratture o commozioni cerebrali. Non sono mancati però anche i casi di malattie acute, i trasferimenti da un ospedale all'altro e gli interventi per infortuni non legati allo sci.