Ticino e Grigioni

Il sistema ospedaliero regge

Il tasso di assenteismo è molto basso, ma anche per il personale sanitario ticinese che si ammala, riprendersi non è una passeggiata

  • 30 marzo 2020, 22:01
  • Ieri, 19:38
02:16

L'intervista al Dr. Mattia Lepori, dell'EOC ticinese, nelle CSI del 30.03.20

RSI Info 30.03.2020, 20:27

  • Tipress
Di: mpe 

Il sistema regge e reggono le persone che questo sistema lo compongono. Il tasso di assenteismo è straordinariamente basso conferma il Dr. Mattia Lepori, vice capo area medica all'Ente Ospedaliero cantonale in un intervista di Francesca Calcagno andata onda nelle Cronache della Svizzera italiana. "Ammalarsi però - precisa Lepori - non è una colpa e la ripresa dal Covid-19 non è una passeggiata. E allora bisogna pensare anche a un eventuale ricambio di personale".

Il Dr. Mattia Lepori, vice capo area medica dell'Ente ospedaliero cantonale ticinese

Il Dr. Mattia Lepori, vice capo area medica dell'Ente ospedaliero cantonale ticinese

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Da qui l'appello lanciato domenica dallo Stato maggiore di condotta ticinese a chi ha esperienza in ambito sanitario e non è ancora o già al fronte. Un appello che segue quello d'inizio mese dello stesso EOC, al quale hanno risposto in parecchi/e: oltre 130 sono già state le assunzioni. L'aspetto più delicato in questo ambito, precisa Mattia Lepori, è la pianificazione del personale già in pensione (una ventina) che in ragione dell'anagrafe non possiamo esporre a rischi eccessivi. E poi, non va dmenticata l'importanza del sostegno psicologico fornito al nostro personale medico e infermeristico che, in questa situazione, sta facendo un lavoro straordinario. "Una grande incognita - conclude il DR. Lepori - rimane comunque quella della durata di questa crisi."

02:31

L'intervista nelle CSI del 30.03.20 all'allieva infermiera Sofia Mohssen Hussien

RSI Info 30.03.2020, 21:03

Come Sofia altri 150 allieve/i infermieri (una ventina si stanno formando come soccorritori) sono al lavoro nelle strutture pubbliche e private del canton Ticino da metà mese. Sono giovani all'ultimo anno di formazione della Scuola superiore specializzata in cure infermieristiche. "Non solo la loro vita, ma anche quella della nostra scuola è fortemente cambiata - dice il direttore dell'istituto Paolo Barro - i corsi di cure urgenti , intensive e anestesia, sono stati sospesi per permettere agli allievi e docenti di scendere in campo."

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