Ammonta a oltre 11 milioni di euro la valuta non dichiarata intercettata dalla Guardia di finanza (GdF) di Como, in collaborazione con l'Ufficio delle dogane, ai valichi di confine tra la Svizzera e l'Italia nel primo semestre del 2019.
"Circa metà di questi soldi era diretta verso la Svizzera, l’altra metà - o leggermente poco di più - verso l’Italia. Ed il flusso è costante", spiega alla RSI il tenente colonnello della GdF Andrea Alba.
I finanzieri italiani hanno scoperto che a cercare di portare contanti oltre la soglia consentita di 10’000 euro sono stati sia svizzeri, che italiani e cittadini del resto dell'UE, ma anche del Medio Oriente, del Nord America e della Cina. “E in particolare i cinesi erano spesso diretti verso i casinò o l'outlet ticinese”, aggiunge Alba.
Diversi gli stratagemmi per nascondere le banconote: ad esempio nei vani dell'abitacolo, sotto i sedili, all'interno dei bagagli, fra gli indumenti intimi e nelle scarpe.
Fondamentale in questo tipo di interventi, spiega infie Alba, è stato il fiuto di Derek, il "cash-dog", un pastore tedesco addestrato a riconoscere l'odore delle banconote anche a distanza.
joe.p.