Ticino e Grigioni

Il triste destino di Brienz

Da sempre in movimento, la montagna sopra la località grigionese da 20 anni scivola di oltre un metro all’anno – Abbattuto il primo edificio, gli abitanti per ora restano

  • 15 luglio 2020, 22:57
  • 22 novembre, 18:57
02:37

La montagna che scivola

Telegiornale 15.07.2020, 20:00

Di: TG/dielle 

Il destino di Brienz (o in romancio Brinzauls), frazione grigionese del comune di Albula, da non confondere con la più nota località bernese, è inesorabilmente segnato. La montagna soprastante il villaggio, un monte alle pendici del Piz Linard e del Lenzer Horn, scivola infatti a valle e, se all’inizio delle osservazioni nel 1930 gli spostamenti erano di pochi centimetri, dal 2000 la velocità è aumentata ad un metro e 10 centimetro ogni anno.

La località è stata edificata su 150 metri di materiale friabile depositato sulla roccia, che la gravità spinge verso il basso. Lunedì è stato abbattuto il primo edificio, una stalla ormai inagibile al margine del villaggio, e gli ottanta residenti vivono nell’incertezza.

"Da due o tre anni mi sembra che il movimento della montagna si intensifichi – spiega ai microfoni della RSI Daniel Capitani, il proprietario della stalla – Negli ultimi mesi mi sembra addirittura di poter vedere come le crepe nelle pareti si aprono".

Il sindaco: “Per ora ancora al sicuro”

Nonostante il primo abbattimento, gli abitanti per ora restano nelle proprie case, ed è il sindaco di Albula Daniel Albertin a spiegarne il motivo: "Attualmente siamo ancora al sicuro, altrimenti avremmo già ordinato l'evacuazione. Abbiamo un sistema di monitoraggio molto avanzato e il dispositivo di sicurezza è pronto. È questo che ci permette di continuare a vivere qui".

È però solo una questione di tempo e chi ha passato la sua vita qui, ha la casa, il lavoro, le radici, deve prepararsi a fare le valigie prima o poi.

Il problema assicurativo e la soluzione grigionese

Viste le prospettive poco rassicuranti, sul futuro degli abitanti pende quindi una spada di Damocle, che il Canton Grigioni ha comunque cercato di ammorbidire cambiando le norme sull’assicurazione dei fabbricati. "Piccoli danni come una crepa o una porta che non si chiude più, rimangono a carico dei proprietari – spiega il direttore dell’Assicurazione dei fabbricati grigionesi Markus Fletscher –, ma se si arriva ad una danno di portata esistenziale, se bisogna quindi abbandonare l'edificio per questioni di sicurezza, prevediamo un risarcimento. Questo tipo di assicurazione è ancora unica in Svizzera".

La stalla di Daniel Capitani è stata però dichiarata inagibile già prima della nuova norma. L'assicurazione cantonale copre, quindi, solo i costi di smantellamento e garantisce un risarcimento minimo. "Adesso è storia, da un canto è finita e sono sollevato, ma rimane la tristezza" commenta laconicamente il proprietario.

Si tratta solo del primo addio: il mese prossimo toccherà a una seconda casa…poi si vedrà.

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