Il turismo vola sulle ali delle mountain bike

Gli assi della mountain bike promettono spettacolo in questo weekend, solo all’apparenza grigio e invece colorato dalla proposta di "Lugano bike emotions". La manifestazione, che si è vista costretta a lasciare Carona, si snoda ora su un percorso di 3,4 km a Trevano, con un taglio più cittadino.

Un trasloco figlio del successo: "Carona è bellissima, ma troppo piccola. Non riusciamo più a portare certi numeri nel quartiere collinare", dice Michele Nasi, direttore operativo di Lugano Bike Emotions. I numeri sono infatti il termometro di uno sport in ascesa. Alle gare, iniziate venerdì, parteciperanno sabato 450 persone da tutta la Svizzera. Per domenica sono attesi altri 300 bikers che si sfideranno per le vie del centro in una urban race.

"Tutti possono fare quello che facciamonoi; io stesso ho iniziato assistendo ad uno spettacolo nel mio Paese", racconta il biker professionista francese Yohan Triboulat. "Molti si lasciano impressionare pensando che sia uno sport pericoloso. Ma se ci si allena gradualmente e rispettando i protocolli di sicurezza, non c’è da preoccuparsi”.

A Lugano non si respireranno solo competizioni, visto che la manifestazione vuole unire lo sport, la natura e la promozione del territorio con un programma collaterale in centro città. Dalle lezioni di spinning, all'esposizione di biciclette d'epoca, alle visite della città pedalando. Per avvicinare alla bicletta ma anche alle bellezze della regione ce ne sarà per tutti i gusti.

Il fatto che la mountain bike non sia un fuoco di paglia per un solo weekend, ma un caposaldo dell’offerta turistica è dimostrato dai numeri. I 415 chilometri di percorsi rendono il Luganese una delle regioni con la rete per Mountain Bike più fitta della Svizzera. Un piccolo paradiso per il turismo in bicicletta, che rappresenta quasi il 15% dei pernottamenti in Ticino.

“Quello dell'Ascensione è un weekend già particolarmente buono per il turismo e sicuramente questa manifestazione darà un ulteriore incremento”, dice Massimo Boni, direttore di Lugano Region. E l'offerta si adegua alla domanda: sono ben 21 i bike hotel nel Luganese che mettono a disposizione manutenzione, colonnine di ricarica, informazioni sui percorsi.