Imprenditore accusato per una truffa da 24 milioni

Dal jet set all lusso sfrenato, dalle fotografie accanto ad Alonso e Ivanka Trump alle accuse di truffa e riciclaggio. Dalla Formula Uno ai più rinomati alberghi dell'Engadina. Sette anni e mezzo di detenzione per truffa e riciclaggio di denaro sono stati chiesti oggi (lunedì) dal procuratore Andrea Gianini nei confronti di un 45enne italiano che prometteva lauti guadagni investendo sul mercato asiatico ma, secondo l'accusa, utilizzava invece i fondi raccolti per far la bella vita: si parla di svariati milioni di franchi.

E' questa la parabola che racconta gli ultimi dieci anni di vita di un imprenditore italiano residente in Svizzera, all'epoca dei fatti globalista. In sostanza, secondo l'accusa truffava raccogliendo fondi in qualità di consulente per società di Singapore nelle quali non aveva ruoli dirigenziali, ma di cui era azionista unico.

Dei 35 milioni di franchi fatti girare, 24 si sono volatilizzati. Erano fondi di clienti, uno dei quali svizzero, che sempre secondo l'accusa utilizzò per foraggiare non solo il suo stile di vita, ma anche quello dei suoi familiari.

L'uomo contesta non solo i reati, ma il processo stesso: infatti la corte d'appello di Venezia lo ha riconosciuto colpevole di abusivismo finanziario nel 2021 e un processo per truffa sugli stessi fatti sarebbe dunque violazione del principio che proibisce di giudicare una persona due volte per gli stessi reati. L'avvocato difensore Costantino Castelli ha chiesto l'abbandono del procedimento e la scarcerazione immediata del suo assistito.