Ticino e Grigioni

In Ticino "troppe differenze" tra UDC e PLR

La proposta di alleanza elettorale tra i due partiti, lanciata da Marco Chiesa, accolta con scetticismo dai rappresentanti politici cantonali

  • 29 gennaio 2023, 19:56
  • 20 novembre, 12:03
03:41

SEIDISERA del 29.01.2023 L'alleanza UDC-PLR di John Robbiani

RSI 29.01.2023, 19:49

  • Tipress
Di: SEIDISERA/Spi 

Un matrimonio che, visto dal Ticino, vede gli ipotetici sposi quantomeno mal accoppiati. Anche se è solo una proposta, e come è stato chiarito non riguarda il nostro cantone, l’idea lanciata dal presidente dell’UDC Marco Chiesa di presentare alle federali liste congiunte tra i democentristi e il PLR fa parecchio discutere.

La proposta non è piaciuta all’ala radicale, come indica anche l’ex consigliere di Stato Gabriele Gendotti: "Mi sembra una boutade - dice alla RSI -. In Ticino è qualcosa di impensabile, visto che l’UDC è alleata con la Lega, dove di liberale non c’è proprio nulla. Ma anche in Svizzera tedesca non credo che questa alleanza sia fattibile".

Su molti temi, come l’Europa o l’immigrazione, quelli tra i due partiti sembrano fossati più che sfumature. "Ma certo - osserva Gendotti - è una politica incompatibile con la nostra concezione di liberalismo. Non credo che si possano buttare alle ortiche cent’anni di storia".

Sempre in casa liberale, la proposta di Chiesa trova scettica la granconsigliera Natalia Ferrara: "La politica dell’UDC vede una Svizzera isolata e chiusa. Una Svizzera anche indifferente a quello che le accade attorno, addirittura con una guerra in corso in Europa. L’idea del presidente UDC è di andare d’accordo per calcoli elettorali. Il problema, per fortuna aggiungo io, è che abbiamo valori completamente diversi".

L’analisi del presidente del PLR ticinese Alessandro Speziali parte dal panorama nazionale, dove "PLR e UDC spesso costituiscono un fronte borghese. Però ci sono anche delle differenze marcate che spesso si tramutano in dissidi". Guarda quindi in casa propria, "dove il PLR sta ridefinendo la propria identità, anche all’interno delle proprie differenze. Guardando sempre in maniera costruttiva agli altri partiti e cercando eventuali collaborazioni sui temi". In ogni caso, tira le somme Speziali, "penso che le differenze con l’UDC non si siano estinte".

La proposta di Marco Chiesa, giocoforza, chiama in causa indirettamente anche la Lega, per la quale il PLR resta a livello cantonale l’avversario numero uno. Per una parte dell'elettorato potrebbe essere strano vedere gli alleati dell'UDC unirsi, a livello nazionale, al PLR. "La nostra posizione è chiara - afferma la deputata leghista Sabrina Aldi -. Ben vengano le alleanze sui singoli temi, ma su temi come la libera circolazione o la neutralità il PLR si trova al nostro opposto".

Infine, la parola al presidente dell’UDC ticinese: "A livello svizzero - afferma Piero Marchesi - a causa delle mancate congiunzioni sono stati persi dieci seggi a favore della sinistra. È un discorso puramente pragmatico. Le congiunzioni non obbligano a condividere temi che oggi non sono condivisi, ma permettono di non disperdere il voto del centro-destra".

Congiunzioni di liste in occasione delle elezioni al Consiglio nazionale del 2019

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