"In Ucraina per tornare a vivere come prima"

Tra i 2'715 ucraini rifugiati in Ticino c'è anche Olya. Da due mesi vive a Cadempino ospitata da una famiglia con la figlia e la madre. All'inizio, racconta la 31enne, è stata dura, ma quando ha visto la figlia finalmente sorridente, che giocava spensierata ha capito di aver preso la decisione giusta.

Durante la permanenza in Ticino, grazie anche all'ospitalità della famiglia, era tranquilla, ma non viveva più. Pesava il distacco dal marito, dal quale non si era mai separata neanche per un giorno. Ora ha quindi deciso di tornare a casa, a Juzne, tra Odessa e Mykolaiv.

"Non ha senso aspettare che la guerra finisca, perdendo gli anni migliori delle nostre vite. Dobbiamo andare avanti a vivere come vivevamo prima. Passeggiare con le famiglie, andare a bere un caffè al ristorante. Studiare, fare tutto quello che facevi prima" dice Olya, che non intende farsi spezzare dalla guerra.

L'intervista completa nel servizio in cima all'articolo.