Ricci, ramarri, libellule, farfalle, ma anche la vegetazione stessa. Un mondo intero che sopravviverebbe a fatica senza zone così. È questo il primo bilancio del progetto d'interconnessione Valle del Vedeggio e Golfo di Lugano. L'iniziativa, nata tre anni fa per favorire la biodiversità, vede coinvolte 34 aziende su tutto il distretto. Gli attori principali di questa operazione sono i contadini, chiamati a produrre mezzi alimentari e a preservare la natura.
Federica Guidotti di Studi Associati ha spiegato l'importanza di queste aree: "Gli spazi sono molto frammentati in questo momento; ci sono strade, zone edificabili e industriali che vanno a interrompere i collegamenti negli spazi naturali. Uno spazio di interconnessione cerca di creare delle zone naturali all'interno di quelle agricole, in modo che questi animali, che vengono separati in piccole popolazioni, possano spostarsi più facilmente all'interno del loro spazio naturale". Il sostegno finanziario per questo progetto proviene da Confederazione, cantone, comuni e da vari enti pubblici e privati.
Impegno per la biodiversità
Il Quotidiano 08.05.2019, 21:00