“Stando a quello che sappiamo si tratta di un allievo con problemi suoi, un allievo tra l’altro brillante”: sono le considerazioni a caldo espresse giovedì da Manuele Bertoli al Quotidiano, a poche ore dall’annuncio dell’arresto di un 19enne di Bellinzona, che avrebbe pianificato una strage in una scuola superiore, probabilmente la Commercio.
“I responsabili dell’istituto hanno avuto degli indizi e sono stati bravi nel capire che qualcosa che non funzionava...; Indizi che la settimana prossima sarebbe potuto succedere qualcosa di brutto…; Da qui la decisione di allertare la polizia”, aggiunge il direttore del Dipartimento dell’educazione della cultura e dello sport ticinese.
Non sembra trattarsi di un problema di estremismo islamico o radicalizzazione, aggiunge il Consigliere di Stato, “sembra trattarsi di una questione personale…; una questione di una persona che, pur essendo un bravo allievo, ha immaginato di fare un gesto folle…; con le armi non si fanno cose belle”.
Quot/bin