La solidarietà per Yasin Rahmany ha preso corpo sabato pomeriggio nel centro storico di Bellinzona. Oltre 100 persone hanno manifestato in piazza affinché il 23enne iraniano di originei curde possa rimanere in Svizzera nonostante si sia visto rifiutare lo statuto di rifugiato. Da sei anni risiede in Ticino. Oggi vive e lavora nella capitale dove si è integrato.
Il giovane è al centro di un caso simile a quello che due mesi aveva avuto quale protagonista Arlind Lokai . Preso corpo in Facebook, un gruppo di sostegno a Yasin nelle ultime settimane ha moltiplicato le azioni per evitare che il 23enne debba lasciare la Svizzera. Il termine scade tra meno di una settimana, il 21 febbraio, come stabilito dall'Ufficio federale della migrazione e confermato dal Tribunale amministrativo federale che respinto il ricorso del giovane ritenendolo non credibile. A suo favore sono stati rivolti numerosi appelli, si sono mossi i capi dei gruppi PS, PLR, PPD e Verdi in Parlamento e venerdì è stata consegnata una petizione corredata da oltre 2'300 firme.
Gallery image - In piazza contro l'espulsione di Yasin
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