Dopo due giorni di battaglie incentrate sull’imposta di circolazione e la riforma fiscale, in Gran Consiglio mercoledì hanno tenuto banco i temi socio-sanitari. Superate le contrapposizioni il Parlamento ha approvato a larghissima maggioranza l’estensione degli orari di apertura, dalle 7.00 alle 19.00, nei centri di primo soccorso di Acquarossa e Faido. Nei restanti orari sarà invece garantito un picchetto medico.
Una soluzione preferita a un’apertura 24 ore su 24, a causa di una richiesta molto bassa nelle fascia serale e in quella notturna, con una media di un solo paziente per notte appunto nei due ospedali di valle. La decisione odierna arriva al termine di una trafila politica partita da un’iniziativa popolare del 2017, che aveva raccolto oltre 14’000 firme.
La misura decisa si inserisce nel concetto più ampio di quello che dovrebbe diventare il Polo sociosanitario di Acquarossa. Nella stessa ottica il Consiglio di Stato ha stanziato un credito di 450’000 franchi per indire un concorso di progettazione per un rinnovo - considerato imprescindibile - dell’ospedale ormai vetusto.
L’associazione Ospedali di Valle ritira l’iniziativa
La decisione del Gran Consiglio è stata accolta con “grande soddisfazione” dall’associazione per gli Ospedali di Valle che aveva lanciato l’iniziativa popolare “Per cure mediche e ospedaliere di prossimità”. La legge approvata, si legge nella presa di posizione, “accoglie quasi tutte le richieste dell’iniziativa. Grazie a questa decisione, gli ospedali di Acquarossa e Faido avranno un ruolo concreto e importante nella panoramica della sanità ticinese e un futuro più sicuro. Ora l’iniziativa può essere ritirata con l’approvazione dell’assemblea”.
Ticino: i temi in discussione in Parlamento
SEIDISERA 13.12.2023, 18:43
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