Ticino e Grigioni

Ospedali di valle, nuove garanzie

Il Governo propone di introdurre nella legge ospedaliera l’offerta sanitaria da garantire a Faido e Acquarossa – In Val di Blenio via a progettazione di un nuovo polo 

  • 21 settembre 2023, 13:08
  • 21 settembre 2023, 14:18
Gli ospedali di Faido e, a destra, Acquarossa

Gli ospedali di Faido e, a destra, Acquarossa

  • ©Ti-Press/Carlo Reguzzi-S.Golay
Di: dielle

L’esistenza degli ospedali di valle (di zona), così come la conferma di reparti e servizi, va ancorata nella legge sull’Ente ospedaliero cantonale (EOC) con una revisione legislativa. Lo ha stabilito il Consiglio di Stato ticinese che ha approvato il rapporto sull’iniziativa popolare denominata “per cure mediche e ospedaliere di prossimità”. 

Presentata nel 2017 con oltre 14’000 firme valide, il testo chiede di assicurare su tutto il territorio cantonale cure di base eque, in particolare attraverso la conferma di reparti per pazienti degenti e di servizi ambulatoriali negli ospedali di Faido e Acquarossa. 

In 14mila per gli ospedali di valle

Il Quotidiano 26.05.2017, 21:00

La soluzione promossa dal Consiglio di Stato e contenuta nel messaggio licenziato mercoledì, dopo vari approfondimenti con i promotori dell’iniziativa e gli attori sul territorio, codifica il mantenimento negli ospedali di Faido e Acquarossa “di un reparto di medicina interna generale e di un reparto acuto a minore intensità o di riabilitazione, la presenza di un servizio di Primo Soccorso aperto 7 giorni su 7 gestito in maniera complementare ai servizi della rete sanitaria sul territorio, l’accoglienza 24 ore su 24 a tutte le persone che dovessero presentarsi nei due ospedali con un problema di salute, l’organizzazione di cure ambulatoriali specialistiche a cadenza periodica, l’impegno formativo nell’ambito della medicina interna generale nonché la presenza in sede di un medico responsabile, garante di una gestione sinergica tra i reparti”. Come avveniva già prima della pandemia, è previsto personale dedicato al centro di Primo Soccorso durante il giorno e disponibile nei reparti la sera e la notte.  

Visto che la proposta governativa risponde agli intenti dell’iniziativa, il primo firmatario, il prof. Sebastiano Martinoli, d’accordo con la maggioranza dei proponenti, ha dichiarato la sua disponibilità a ritirarla, qualora la revisione legislativa venisse approvata dal Gran Consiglio.

Nuovo polo sociosanitario ad Acquarossa, via al concorso

Il Governo rileva infine che è pure necessario sostituire l’attuale ospedale di Acquarossa, considerato vetusto. La soluzione più adeguata è ritenuta quella di realizzare un nuovo polo sociosanitario promosso dalla Fondazione La Quercia, che gestisce l’adiacente casa per anziani, su un terreno di sua proprietà

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La struttura in Val di Blenio è considerata vetusta

  • © Ti-Press

Lo studio di fattibilità svolto prevede una spesa massima di 47 milioni di franchi e il Consiglio di Stato ha concesso alla fondazione un contributo finanziario di 450’000 franchi per l’esecuzione di un concorso di progettazione. 

Notiziario delle 14:00 del 21.09.2023

Notiziario 21.09.2023, 14:14

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