Adria Costruzioni e Banca Wir. Il binomio tocca anche un altro caso giudiziario: quello che in gennaio ha portato all’arresto dell’architetto luganese Raffaello Molina (tornato nel frattempo a piede libero). Per la realizzazione del progetto immobiliare di Breganzona, poi bloccato dalla magistratura, Molina aveva ottenuto un credito ipotecario di sei milioni di franchi proprio dalla Wir. E l’impresa di costruzioni era, almeno inizialmente, l’Adria.
Molina ha dichiarato agli inquirenti che la ditta gli era stata imposta dall’istituto di credito. Circostanza smentita però dall’ormai ex-direttore della banca, Y.W. Sentito come teste, negli scorsi mesi l’ex direttore ha spiegato invece che la Wir gli aveva offerto più possibilità.
I problemi tra Molina e l’Adria erano sorti nella primavera del 2014. Dissidi che avevano poi indotto l’architetto rivolgersi a un’altra impresa. In tutta risposta l’Adria gli aveva intentato una causa civile.