L’aeroporto regionale di Samedan (GR) è un fattore chiave per l’economia engadinese. A sostenerlo è la società che gestisce lo scalo, basandosi sui risultati di uno studio dell’Università di San Gallo (HSG). Un’analisi che evidenzia, infatti, come lo scalo sia un elemento importante - forse anche essenziale - per l’economia regionale e probabilmente anche per i Grigioni tutti.
Per capire l’importanza dello scalo vengono usati dati diretti e indiretti, facendo però sorgere qualche interrogativo. Lo studio afferma, per esempio, che grazie all’aeroporto nell’Alta Engadina è stato generato un giro d’affari di quasi 200 milioni di franchi annui assicurando - più o meno direttamente - circa mille posti di lavoro. Qui nasce la prima domanda: cosa significano questi dati in rapporto a tutte l’economia della regione? Per quanto riguarda l’aspetto occupazionale, i posti di lavoro a tempo pieno in Engadina sono circa 15’000, come si evince dai dati disponibili sulle pagine web dell’Ufficio cantonale dell’economia e del turismo. Lo scalo, con il suo migliaio, ne genera quindi il 6,6%.
Sul fronte del giro d’affari di 200 milioni di franchi è più difficile effettuare un paragone, perché non ci sono cifre che permettono un confronto diretto. È però noto che il PIL nominale della regione Maloja è di circa 2 miliardi di franchi. Volendo fare una proporzione - con tutta la prudenza e il distinguo del caso - si può dire che l’aeroporto “vale” circa il 10% dell’economia alto engadinese.
E qual è il ruolo dell’aeroporto per il settore turistico? Dallo studio emerge che di tutti i pernottamenti effettuati nei nove alberghi a cinque stelle della regione, circa il 10% sarebbe da imputare a ospiti arrivati in Engadina passando dallo scalo di Samedan. Si tratta di un numero elevato, ma se lo si mette in rapporto al totale dei pernottamenti engadinesi, la percentuale scende a poco meno dell’1,5%. Va però detto che chi arriva nella regione Maloja in aereo e soggiorna in un cinque stelle, secondo lo studio dell’HSG, spenderebbe ben 4’595 franchi al giorno. Ovvero quattordici volte quello che spende l’ospite medio, stando allo studio sul valore del turismo effettuato dal Cantone.
Lo studio HSG evidenzia inoltre che i turisti che arrivano in Engadina con l’aereo vi resterebbero per sei giorni e mezzo. Mentre le statistiche del Cantone mostrano - per il “turista medio” - una permanenza nella regione Maloja inferiore ai tre giorni.
Nel frattempo in Engadina si avvicina il voto sull’intervento milionario per l’ampliamento dell’aeroporto. Un progetto sul quale i cittadini saranno chiamati a esprimersi probabilmente nell’estate 2025.