Ticino e Grigioni

L’incognita lavoro ridotto

Intervista a Claudia Sassi, Caposezione del lavoro al Dipartimento Finanze ed Economia a pochi giorni dalla riapertura di ristoranti e bar

  • 5 maggio 2020, 16:23
  • Ieri, 19:25
01:52

RG delle 12.30 del 05.05.20; il servizio di Ellade Ossola

RSI Info 05.05.2020, 16:00

Di: RG/Red.MM/SP 

“Se l’autorità, ed è questo il caso nel quale ci troviamo attualmente, allenta gli ordini, questo non significa che termina il diritto all’indennità per lavoro ridotto. Significa però che queste saranno erogate in maniera coerente con la riapertura”. Sono parole di Claudia Sassi, Caposezione del lavoro al Dipartimento Finanze ed Economia.

“Bisogna sapere che chi non riapre per propria decisione esce dall’ambito degli ordini di autorità e quindi deve anche aspettarsi che possa essere fatta qualche verifica supplementare oppure addirittura che l’autorizzazione possa essere revocata. Su questi aspetti abbiamo la SECO, che vigila” incalza Sassi intervistata dalla RSI per cercare di fare un po’ di chiarezza nella confusione che sta avvolgendo questo ambito della pandemia da coronavirus e questo soprattutto tra i ristoratori.

È vero che avete prolungato fino a metà settembre la possibilità di usufruire del lavoro ridotto per gli indipendenti? “L’autorizzazione al lavoro ridotto covid dura quanto dura l’ordinanza covid e questa dura sei mesi. – risponde - Quindi tutte le decisioni positive che sono state messe in queste ultime settimane sono state tutte prolungate a sei mesi. Nell’intesa che valgono fino a che vale l’ordinanza covid”.

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