Il presidente della commissione di vigilanza LIA, Renzo Ambrosetti, ha deciso di rimanere al suo posto, niente dimissioni quindi, nonostante le rimostranze nei confronti del Governo che ha incontrato oggi (mercoledì) dopo un lungo botta e risposta a distanza. Ambrosetti aveva minacciato di andarsene giovedì scorso, dopo che il Governo aveva comunicato la proroga del termine per il rinnovo delle iscrizioni all'albo degli artigiani al 31 dicembre. "Non sono abituato a saltar giù dal carro quando ci sono problemi. Ci sono anche questioni di collegialità con gli altri menbri, per cui rimango al mio posto", ha dichiarato Ambrosetti. Per la commissione, e lo ha ribadito mercoledì, la Legge sulle imprese artigianali merita una seconda possibilità, nonostante le sentenze del Tribunale amministrativo cantonale e la decisione del Consiglio di Stato di abrogarla.
Il messaggio da parte del Consiglio di Stato all'indirizzo del Parlamento è previsto per dopo la metà di aprile. La commissione avrà quindi il tempo di presentare al Governo la sua controproposta, quella di una LIA light o 2.0, compatibile con il diritto superiore. A prepararla sarà il gruppo di lavoro al quale partecipano quasi tutte le forze politiche in Parlamento, rappresentanti dei sindacati e dell'Unione Associazioni dell'edilizia.
Il Consiglio di Stato - dal canto suo - non ha rilasciato dichiarazioni al termine dell'incontro.
CSI/Francesca Calcagno/M. Ang.