Il Governo ticinese ha approvato martedì il messaggio con il quale propone l’abrogazione della Legge cantonale sulle imprese artigianali, che sarà ora sottoposto al Gran Consiglio. Dopo aver valutato la proposta di salvataggio della LIA, il Consiglio di Stato prosegue quindi per la sua strada e chiede al Parlamento di cancellarla definitivamente. La cosiddetta versione "light", infatti, non soddisfa ed è ritenuta finanziariamente insostenibile.
Nelle sue considerazioni di fondo, l’Esecutivo prende atto "dell'impossibilità di apportare dei correttivi soddisfacenti ai conflitti con il diritto superiore che TRAM e COMCO hanno rilevato" e che "i correttivi proposti non permettono di rendere la LIA conforme alla Legge federale sul mercato interno". Situazione questa che, di fatto, ha portato alla proposta di abrogazione della legge in questione.
Nonostante questa decisione, il Consiglio di Stato è "consapevole dei disagi che ancora oggi affliggono il settore delle imprese artigianali” e quindi si dice convinto "dell'assoluta necessità di continuare nel perseguimento degli obiettivi ampiamente condivisi della LIA". Governo che propone comunque delle misure sostitutive per correggere alcune distorsioni del settore dell'artigianato. Tra le misura auspicate figurano: una banca dati informatica di tutti i cantieri aperti, la possibilità di bloccare i cantieri non a norma e un potenziamento dei controlli.
Claudio Zali rammaricato
Il presidente del Governo Claudio Zali, ai microfoni della RSI non nasconde il suo rammarico sulla decisione odierna: “forse una minor rigidità nella gestione della legge sulle imprese artigianali avrebbe evitato tutto questo”.
CSI/bin
Per saperne di più:
CSI delle 18.00 dell'8 maggio 2018; ilo servizio di Pervin Kavakcioglu
RSI Info 08.05.2018, 20:04
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CSI delle 18.00 dell'8 maggio 2018; il servizio di Giorgia Roggiani
RSI Info 08.05.2018, 20:00
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RG 12.30 dell'08.05.18 - Giorgia Roggiani in studio con Veronica Alippi
RSI Info 08.05.2018, 14:52
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LIA verso l'abrogazione
Telegiornale 08.05.2018, 14:30