L'Unione delle associazioni dell'edilizia e la Commissione LIA hanno presentato giovedì una serie di adeguamenti per tentare di salvare la Legge sulle imprese artigianali, ora sul tavolo del Consiglio di Stato: punto centrale è l'aggiunta di una nuova categoria di iscrizione (la "C", "Imprese non verificate"), tramite una notifica gratuita.
Il gruppo sostiene che la legge non può essere abrogata, ora che è stato presentato un ricorso al Tribunale federale. Il presidente della commissione, Renzo Ambrosetti, ha infatti ribadito ai microfoni della RSI che "è ancora in vigore" e ha precisato come la partita sia ancora aperta. Questo nonostante il Tribunale amministrativo abbia stabilito che l'albo è in contrasto con il diritto federale e benché il Governo abbia chiesto alla commissione di congelare la riscossione di tasse e multe.
Renzo Ambrosetti, presidente della Commissione Legge sulle imprese artigianali e, a destra, Piergiorgio Rossi, presidente dell'Unione delle associazioni dell'edilizia
Oltre un migliaio di imprese ha chiesto il rinnovo dell'iscrizione da inizio anno e quasi trecento si sono annunciate per la prima volta, ma visto lo stop alle attività d'incasso, l'apparato — vale a dire chi vi lavora per farlo funzionare — rischia di rimanere a secco a breve e a quel punto, come ha sottolineato Piergiorgio Rossi, presidente dell'Unione delle associazioni dell'edilizia, starà al cantone mettere mano al portafoglio.
CSI/px
Per saperne di più: il sito web dell'albo LIA