La Commissione della concorrenza (COMCO) ha inoltrato ricorso contro due decisioni prese in applicazione della legge ticinese sulle imprese artigianali (Legge sulle imprese artigianali meglio nota come LIA). La COMCO - si legge in un comunicato diramato martedì - ritiene che questa norma limiti l'accesso al mercato di imprese extracantonali e violi pertanto la legge federale sul mercato interno (LMI).
La Commissione è dell’opinione che l’obbligo d’iscriversi all’albo, le condizioni d’iscrizione e le tasse imposte non siano conformi alle norme federali.
La LIA, entrata in vigore il primo febbraio 2016, impone alle imprese artigianali attive in Ticino di iscriversi ad un albo professionale (http://www.albo-lia.ch). L’iscrizione a questo albo dipende da una serie di condizioni: tra le tante, il dirigente dell’impresa deve disporre di determinate qualifiche professionali e di esperienza, partecipare alle attività con una presenza di almeno il 50% e non aver subito condanne penali contrarie alla dignità professionale. Inoltre, la domanda d’iscrizione è accettata solo se negli ultimi 5 anni il dirigente dell’impresa non ha subito dichiarazioni di fallimento e non è stato gravato da attestati di carenza beni.
Red.MM
RG 12.30 del 22.11.2016 Le considerazioni del presidente del Governo ticinese Paolo Beltraminelli al microfono di Giuseppe Limoncello
RSI Info 22.11.2016, 14:00
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