"La CORSI giochi in attacco"

La CORSI, cooperativa della Radiotelevisione della svizzera italiana, in assemblea venerdì a Lugano ha approvato due risoluzioni. Una per la difesa del servizio pubblico e del ruolo della RSI, l'altra per chiedere alla SSR di riconsiderare i tagli previsti al budget dell'Orchestra della svizzera italiana. "Non potranno essere accettate soluzioni tali da mettere a rischio l’esistenza dell’OSI", ha detto il presidente Luigi Pedrazzini, che ha sottolineato come la CORSI debba "giocare in attacco".

"Il dibattito sul futuro del servizio pubblico avviene in un contesto che vede la SSR e le sue unità d’impresa, come lo è la RSI, impegnate su diversi fronti che richiedono decisioni difficili e suscettibili di indebolirla, anche agli occhi dei suoi sostenitori", ha proseguito.

"Dopo i risultati della votazione del giugno scorso ho apertamente parlato della 'solitudine' della SSR e della RSI perché in risposta alle generose bordate di critica, relativamente poche voci della politica, dell’economia, della cultura, della società in generale si sono levate per difendere l’azienda, la sua importanza culturale, economica, sociale. C’è motivo di riflessione e soprattutto d’azione, che andrà comunque condotta con disponibilità all’ascolto delle voci critiche", ha concluso.

Nomina a sorpresa

Durante l'assemblea la sostituzione dei dimissionari Michele Foletti e Paolo Sanvido dal Consiglio regionale della CORSI ha riservato una sorpresa. Assieme a Ruth Hungerbühler, già membro del consiglio di direzione della SUPSI, è stato nominato Flavio Meroni, candidato proposto dalla sinistra. Scartato dunque Gabriele Balbi, dell'USI.

CSI/ZZ

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