Ticino e Grigioni

La Lombardia vorrebbe trattenere i frontalieri

INCHIESTA - Gli imprenditori a Falò: "Sarebbe bello veder rinascere questa zona di confine"

  • 12 maggio 2023, 07:00
  • 8 febbraio, 10:43
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La Lombardia cerca strategie per trattenere i lavoratori che varcano la frontiera.

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Di: Francesca Motta / redMM

La Lombardia, una delle regioni più produttive d’Europa, è in carenza di manodopera. La Svizzera italiana ha un ruolo in questa carenza, dato che sempre più lavoratori italiani scelgono un posto di lavoro in Svizzera meglio retribuito, lasciando gli imprenditori italiani a contendersi quel poco personale che resta. L’ammanco di personale specializzato è tale che, nelle province di Varese e Como, quasi la metà dei posti messi a concorso dalle aziende non trovano più candidati adatti, o non ne trovano del tutto.

Mancano operai specializzati, ingegneri, conducenti di veicoli a motore, personale per la vendita e la ristorazione: non c’è praticamente settore che non sia toccato. Questo problema va di pari passo con il costante aumento di frontalieri in Ticino: sono ormai oltre 78’000, secondo le statistiche relative al primo trimestre 2023 pubblicate pochi giorni fa.

Le associazioni di categoria sono seriamente preoccupate, tanto che temono il rischio di una “desertificazione produttiva”, stando all’allarme lanciato da Confindustria Varese. Non meno drammatica è la situazione nella sanità, dove il Covid ha scompigliato le carte e spinto ancora più personale verso la Svizzera e i suoi salari, tanto che ormai in Lombardia si sta facendo ricorso a personale da Paesi terzi.

Ridateci i frontalieri - Vado a vivere oltre confine

Falò 11.05.2023, 21:10

Ma è tutto da imputare alla concorrenza svizzera? Il Ticino è davvero una minaccia per una regione così popolosa e produttiva come la Lombardia? Il nuovo accordo sulla fiscalità dei frontalieri potrebbe aiutare a riequilibrare la distribuzione dei lavoratori a cavallo della frontiera. A inizio maggio la Camera dei deputati ha dato luce verde all’unanimità, ma ora il testo deve tornare in Senato per l’ok definitivo. Nel frattempo, le aziende tentano il possibile per trattenere il personale, consce del fatto che ogni anno, mediamente, in una piccola-media impresa almeno uno o due dipendenti presentano le dimissioni per andare a lavorare in Svizzera.

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