"Se c'era 20 anni fa io ero il primo che lo prendevo". "Da quando c’è il treno, la mia vita ha avuto un notevole miglioramento". A dirlo sono due dei molti frontalieri che il Quotidiano RSI ha incontrato a bordo dei treni TILO che da due mesi garantiscono il servizio sulla nuova linea ferroviaria Mendrisio-Stabio-Varese.
Per alcuni il nuovo collegamento è arrivato troppo tardi. Per altri, ora che c’è, è impossibile farne a meno. Sempre più frontalieri decidono di abbandonare l’automobile in favore del treno: ad oggi sono 3'000 i passeggeri che ogni giorno viaggiano sulla tratta Mendrisio-Stabio-Varese entrata in funzione il 7 gennaio. Di questi, all'incirca 800 varcano la frontiera del Gaggiolo mattino e sera.
Obiettivo: 7'000 passeggeri
"Sono tutte persone che prima si muovevano già, presumibilmente sulle nostre strade e quindi sono automobili in meno", rileva Martino Colombo, capo della sezione della mobilità del canton Ticino. I dati sono in linea con le aspettative ma vanno migliorati. Il cantone vuole raggiungere i 7'000 passaggi al giorno sulle linee transfrontaliere S40 e S50 che collegano Varese a Como, attraverso Mendrisio.
Puntualità insoddisfacente per le FFS
Nei primi due mesi, il nuovo collegamento ha compiuto più di un passo falso (si vedano i correlati). La puntualità entro i 3 minuti di tolleranza si attesta attorno al 70%, mentre le coincidenze a Mendrisio vengono rispettate nella misura del 90%. Valori insoddisfacenti per le FFS.
Parcheggi pieni
Ma il servizio piace, in particolare oltre confine. Lo confermano i pendolari, ma anche il sindaco di Arcisate Angelo Pierobon rilevando che "Se il servizio c'è, le abitudini si possono cambiare, si devono cambiare". Affinché ciò avvenga ci vorranno altri correttivi, come i parcheggi di attestamento in Italia. Quello di Induno Olona è sempre pieno. E la stessa situazione si verifica a Cantello e a Arcisate dove si sta realizzando una cinquantina di stalli in più.
Diem/Quot