"Il tema di quest’anno è quello della partecipazione e accessibilità: la possibilità di vivere una vita, la più autodeterminata possibile". Sono le parole di Danilo Forini, direttore della Pro Infirmis Ticino, nella Giornata internazionale delle persone con disabilità. Anche se alcuni progressi sono stati fatti in questo ambito, c’è ancora del lavoro da fare. "Bisogna cercare di abbattere tutte le barriere, fisiche, ma soprattutto mentali", ci spiega. In Svizzera sono circa un milione le persone di tutte le età che convivono con la loro disabilità. Le sfide per il futuro riguardano la possibilità di partecipare al lavoro, alla formazione, ecc.
"Nei prossimi mesi", continua, "dovrebbe arrivare nel Gran Consiglio ticinese un messaggio importante del Consiglio di Stato di diversi milioni per rendere accessibili, per esempio le fermate dei bus in Ticino. Siamo in ritardo, rispetto alla legge federale, ma è un passo importante per permettersi di muoversi in maniera libera. Questo è un esempio emblematico di approccio inclusivo".
Danilo Forini in uno scatto del 2016
"Siamo fatti della stessa pasta"
In questa giornata dedicata alla disabilità, diverse panetterie hanno messo a disposizioni omini di pasta con forme differenti, come per esempio omini in sedia a rotelle, per specificare il fatto che siamo tutti della stessa pasta, ma con forme diverse.
Ma cos’è la disabilità
"La disabilità vera e propria", sottolinea Forini, "è l’impossibilità di partecipare alla vita, di poter accedere agli ambiti della vita che noi tutti abbiamo diritto".