Un incidente in montagna fino a quando non sarà finita l'emergenza coronavirus non fa altro che sovraccaricare un sistema sanitario già sotto pressione.
Alcuni alpinisti della Svizzera italiana - anche attraverso i loro canali social - richiamano al senso di responsabilità individuale e invitano a rimanere a casa, a rinunciare alle vette e a dedicarsi ad altro. Le montagne non si muovono e sanno aspettare.
Un appello che si affianca a quello delle autorità, ma che sembra faticare a far breccia, alla luce anche dell'ultimo intervento della Rega sui Monti di Sementina per recuperare due giovani infortunatesi.
Sport, meglio non improvvisare
Il Quotidiano 04.04.2020, 21:00
La polizia interviene
Il Quotidiano 04.04.2020, 21:00