Ticino e Grigioni

"La nazionalità non conta per aiutare"

Olga è una volontaria russa al centro di distribuzione di beni di prima necessità a Pregassona e ci racconta la situazione con i rifugiati ucraini - L'intervista

  • 7 aprile 2022, 16:37
  • 20 novembre, 18:19
03:05

Una volontaria russa a Pregassona

RSI Info 07.04.2022, 15:34

Di: Lofe 

Ogni giorno da più di un mese Olga arriva al centro di distribuzione di beni di prima necessità a Pregassona e si occupa della prima accoglienza e della distribuzione dei vestiti in particolare ai profughi ucraini. Olga ci tiene subito a dirci una cosa: “Sono russa, ma sono anche una persona. Essere di un'altra nazionalità non ha peso quando si tratta di aiutare”.

Con un sorriso accennato e un luccichio negli occhi ci ha raccontato della situazione attuale: “Fino a qualche settimana fa al padiglione Conza c'erano poche famiglie ed eravamo più organizzati per gestirle, assieme alle spedizioni di cibo e vestiti verso l’Ucraina. Qui, adesso, arrivano molte più famiglie, spesso donne sole con magari figli o nipotini.”

I ticinesi hanno riposto con grande generosità alla richiesta delle ultime settimane di beni di prima necessità per i rifugiati ucraini. “Ci occupiamo di dare loro tutto ciò che è stato gentilmente donato dai ticinesi come vestiti più leggeri, cibo o semplicemente libri, giocattoli, prodotti per lavarsi e per prendersi cura dell’abitazione in cui stanno”, ci spiega Olga.

03:54

Accoglienza dispendiosa

SEIDISERA 06.04.2022, 20:50

  • Keystone

Al costante lavoro dei volontari e alle donazioni si contrappongono invece dei compromessi non sempre facili da accettare: “Alcune settimane arriva poco cibo e in questi casi, a malincuore, dobbiamo limitare l’offerta: vogliamo aiutare tutti ma non possiamo se non abbiamo qualcosa da poter dare.”

La gioia della nascita della piccola Mia

Da pochi giorni intanto è nata la piccola Mia, a un mese esatto dall’inizio della guerra, i suoi genitori erano stati accolti poco tempo fa al padiglione Conza: “Una nuova vita si affaccia al mondo e tra le coccole che sicuramente non le mancheranno porterà anche qualche sorriso” ha aggiunto Beba Arnaboldi, portavoce dell'associazione umanitaria "Comunità bosniaca in Ticino".

Guarda l'intervista in testa all'articolo

Correlati

Ti potrebbe interessare