Il Tribunale federale ha deciso di concedere l'effetto sospensivo al ricorso inoltrato da 81 cittadini contro la nuova Bellinzona. Frenato quindi il progetto di aggregazione di 13 comuni approvato dal Gran Consiglio, al quale si sono opposti alcuni abitanti di Camorino, Pianezzo, Bellinzona, Claro, Giubiasco, Gnosca, Gorduno, Gudo, Monte Carasso, Preonzo e Sementina. La notizia viene anticipata giovedì dal portale online del Corriere del Ticino.
L'opposizione è stata presentata perché in occasione della votazione dello scorso 18 ottobre era stata accettata un’unione a 13. Una fusione che però nel progetto è prevista a 17. Il freno arrivato da Losanna è stato accolto con soddisfazione dall’Associazione ticinese per l’autonomia dei Comuni.
Questa decisione, secondo Elio Genazzi, capo della Sezione enti locali, era scontata e non deve essere letta come una battuta d'arresto. Di parere opposto è Dante Scolari, membro dell'Associazione ticinese per l'autonomia comuni, che chiede di fermare qualsiasi procedura fino al giudizio finale del TF, sottolineando che il progetto aggregativo non può distanziarsi in maniera assoluta da quello votato. Mario Branda, sindaco di Bellinzona, afferma però che i preparativi in vista delle elezioni di aprile del 2017 non sono limitati dall'effetto sospensivo e proseguiranno come previsto.
mrj/sf
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